giovedì 3 giugno 2010

Aldo

Alcuni anni fa abbiamo conosciuto una persona: Aldo, i suoi occhi guardavano lontano.
Il suo modo era delicato e gentile.
Nella vita, avrebbe voluto fare cose straordinarie: avrebbe voluto eliminare le guerre, avrebbe voluto riunire le religioni, avrebbe voluto che i genitori sapessero fare i genitori, avrebbe voluto essere se stesso…senza l’impegno di fingere….. amava l’arte senza riserve, per lui l’arte era uno strumento di libertà emotiva, un luogo simbolico dove ogni cosa era possibile.
Qualche volta si chiudeva nella sua grotta e nessuno poteva entrare…qualche volta donava le chiavi della sua anima senza pensarci.
Era bello, in ognuna di queste situazioni, cercare il suo modo ed il suo mondo che spesso si attraversava con il gioco e l’ironia.
Oggi Aldo non c’è più. Forse è in quel mondo che lui desiderava.
Siamo sicuri che lui oggi sta bene e ci pensa col sorriso sulle labbra così come noi pensiamo a lui…. Emozionato mentre ci descrive un dipinto, ascolta una musica o ci racconta la scena di un film.
Questo è il motivo per cui oggi esiste la casa dell’arte: costruire la possibilità di vivere con libertà la differenza individuale e sociale.
Igea, la sorella di Aldo, ha promosso l’idea e con noi condivide la passione, il desiderio e la volontà.
Sarebbe bello potere, un giorno, stare seduti comodi tutti insieme, dove ognuno può essere se stesso, dare quello che può dare e ricevere quello che può ricevere.

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